La carenza di ferro nel sangue indica una condizione in cui il minerale è presente con valori più bassi di quelli normali, ovvero al di sotto di 65 mcg/dl per gli uomini e di 50 mcg/dl per le donne. Il protrarsi di questa situazione può portare all’indebolimento dell’organismo e all’anemia.
In questa guida sono elencati i sintomi, le cause, i rimedi più efficaci e gli integratori migliori per evitare livelli di ferro basso.
A cosa serve il ferro?
Il ferro è un minerale importante per il corpo. Svolge un ruolo fondamentale nella produzione dell’emoglobina, la proteina che trasporta l’ossigeno agli organi e al cervello, e della mioglobina, indispensabile per immagazzinare l’ossigeno nei muscoli. Inoltre, il ferro è coinvolto nella produzione di energia, nella crescita e nella differenziazione cellulare, oltre che nel corretto funzionamento del sistema immunitario.
Anemia e carenza di ferro sono la stessa cosa?
Una mancanza di ferro prolungata nel tempo può portare ad anemia sideropenica (o marziale), caratterizzata da insufficiente produzione di emoglobina e un basso numero di globuli rossi. L’anemia può presentarsi a qualsiasi età, sia in uomini, donne che bambini. Per evitare un abbassamento del minerale, è importante che i suoi livelli rispettino sempre il fabbisogno individuale pari a 65 a 176 mcg/dl per gli uomini, da 50 a 170 mcg/dl per le donne e tra 50 e 120 mcg/dl per i bambini.
Quanta ferritina serve nel sangue per evitare la mancanza di ferro
La ferritina è una proteina che immagazzina e trasporta il ferro nell’organismo. Per mantenere i livelli normali di ferro, prevenendo le carenze e l’anemia marziale, è necessario che il corpo disponga di 20-120 microgrammi/L di ferritina nelle donne e 20-200 microgrammi/L negli uomini.
Sintomi della carenza di ferro
La sintomatologia della mancanza di ferro evidenzia:
- stanchezza;
- affaticamento e debolezza;
- pallore;
- anemia;
- bruciore alla lingua;
- capogiri;
- mani e piedi freddi;
- unghie fragili;
- caduta di capelli;
- insonnia;
- mal di gola;
- vertigini;
- battito cardiaco accelerato;
- scarso appetito;
- taglietti ai lati delle labbra;
- formicolio alle gambe;
- mal di testa.
Ferro basso: i sintomi nelle donne
Molti dei sintomi connessi alla carenza di ferro sono comuni a tutte le persone, ma alcuni sono più evidenti nelle donne perché legati alla gravidanza o al ciclo mestruale. Ne sono un esempio: stanchezza, debolezza, pallore, mal di testa, vertigini, unghie fragili e capelli deboli.
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Cause della carenza di ferro
Le cause del ferro basso sono riconducibili a:
- perdite di sangue;
- gravidanza o allattamento;
- sport di resistenza aerobica;
- dieta squilibrata o disturbi alimentari;
- diete restrittive, vegane o vegetariane;
- celiachia;
- malassorbimento;
- carenze di vitamine, come vitamina C, B12 o acido folico;
- disturbi intestinali, come diarrea o colon irritabile;
- patologie, come il morbo di Crohn, emorroidi o la colite ulcerosa;
- farmaci, tra cui l’uso frequente di antinfiammatori;
- interventi chirurgici, come la gastrectomia.
Come si cura la carenza di ferro nel sangue
Per trattare in maniera efficace una carenza di ferro nel sangue è importante ottenere una diagnosi precisa dal medico. Gli esami del sangue sono precisi e aiutano il professionista a stabilire la presenza di una mancanza di ferro più o meno grave. Quali esami fare? I valori da controllare sono: emoglobina, ematocrito, ferritina (livelli di deposito), sideremia (ferro libero nel sangue) e saturazione della transferrina (capacità di legare il ferro della transferrina).
Una volta stabilita la carenza di ferro, o l’anemia sideropenica, il medico valuta la terapia migliore a seconda dell’età e della condizione della persona. Esistono cure farmacologiche e naturali – a base di integratori – capaci di aumentare le riserve di ferro nell’organismo e il suo assorbimento. Essendo la perdita di sangue una delle maggiori cause di abbassamento del ferro, il professionista può controllare il sanguinamento distinguendo le varie cause all’origine della condizione. Per esempio, può prescrivere la pillola anticoncezionale in caso di flussi mestruali eccessivi o suggerire un intervento chirurgico per rimuovere i polipi del colon.
Rimedi naturali contro la mancanza di ferro nel sangue
Se le carenze di ferro sono lievi e legate soprattutto all’alimentazione, il medico può suggerire l’assunzione di integratori per il ferro. Si tratta di prodotti in grado di fornire un supporto del minerale, favorendone l’assorbimento, contrastando l’anemia sideropenica e limitando la sensazione di stanchezza. Gli integratori di ferro solitamente si somministrano in compresse, capsule, gocce, sciroppi, stick pronti da bere, con formulazioni ben tollerate dall’organismo.
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Carenza di ferro: i rimedi della nonna
Alcuni rimedi tradizionali per migliorare una situazione di ferro basso consistono nell’introduzione di alimenti ricchi di questo minerale nella dieta. Mangiare carne rossa, frutti di mare, legumi, uova, frutta secca, fegato può essere un buon modo per iniziare ad assumere più ferro. Un consiglio è quello di associare questi cibi a quelli che contengono la vitamina C, come il succo di limone o dell’arancia, per aumentare le probabilità di assorbimento del minerale.
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Integratori per la carenza di ferro
Gli integratori per la carenza di ferro spesso contengono vitamine e sali minerali come vitamina C, B12 o B9 per abbassare la stanchezza fisica, la debolezza muscolare, la fragilità a unghie e capelli. Tra gli integratori per la carenza di ferro più apprezzati troviamo:
- IBSA Ferro, con ferro e acido folico;
- Ferromas, con ferro, vitamina C e acido folico;
- FerroDyn, con ferro e vitamine del gruppo B;
- Sideral Forte, con ferro e vitamina C;
- Ferroguna, con ferro, vitamina C, rame e polpa del frutto del Baobab;
- Ferrotone Apple, con vitamina C.
Anche se si tratta di prodotti da banco, vendibili senza prescrizione, è sempre bene assumerli sotto controllo medico, rispettando le dosi consigliate. Alcuni integratori che contengono ferro, infatti, possono provocare effetti collaterali come difficoltà digestive o stitichezza.
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Alimenti ricchi di ferro: cosa mangiare quando c’è carenza o rischio di anemia
Abbiamo riunito in una pratica tabella gli alimenti ricchi di ferro, sia di origine animale che vegetale. Eccoli.
| Alimenti | Esempi | Consigli |
| Carni rosse | Manzo, cavallo, agnello | Ottima biodisponibilità, meglio cotture leggere |
| Frattaglie | Fegato di vitello, di pollo e di maiale | Tra le fonti più ricche di ferro, da consumare con moderazione |
| Pollame e selvaggina | Tacchino, pollo, coniglio, anatra | Alternative più leggere rispetto alla carne rossa |
| Pesce e frutti di mare | Vongole, cozze, ostriche, sardine, tonno | Vongole e cozze contengono maggiori quantità di ferro |
| Legumi | Lenticchie, fagioli, ceci, soia | Aumentare l’assorbimento con succo di limone |
| Verdure a foglia verde | Spinaci, bietole, cavolo nero, rucola | Meglio abbinarle a vitamina C |
| Cereali integrali e pseudocereali | Avena, quinoa, amaranto, miglio | Preferire versioni integrali, ricche anche di fibre |
| Frutta secca e semi | Mandorle, pistacchi, noci, semi di zucca, sesamo | Ottimo spuntino, fonte interessante anche di zinco e magnesio |
| Frutta disidratata | Albicocche secche, prugne, uvetta | Buoni come snack o in aggiunta a cereali |
| Cioccolato fondente | superiore a 70% di cacao | Da consumare con moderazione |
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I consigli di 1000Farmacie per prevenire il ferro basso nel sangue
Per scongiurare la mancanza di ferro nel sangue gli esperti consigliano di:
- seguire una dieta sana ed equilibrata;
- introdurre la vitamina C nell’alimentazione per favorire l’assorbimento di ferro;
- effettuare esami del sangue periodici per monitorare i livelli di ferro, correggendo per tempo eventuali mancanze;
- assumere integratori di ferro per via orale, su consiglio medico.
Per chi segue un regime alimentare vegetariano e vegano il consiglio è quello di aumentare l’apporto di ferro vegetale (non-eme). L’ideale è prevedere piatti a base di legumi, cereali integrali e verdure a foglia scura, incrementando l’assorbimento del minerale con la vitamina C (privilegiando agrumi, peperoni e pomodori). Da consumare con moderazione – e lontano dai pasti che contengono ferro – tè, caffè, vino, prodotti lattiero-caseari perché riescono a inibire l’assorbimento di ferro.
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Le conseguenze del ferro molto basso
Una carenza di ferro nel sangue prolungata può provocare alcuni effetti sull’organismo, tra cui il suo debilitamento. Quando il livello del minerale è basso, in particolare, si producono meno globuli rossi portando a un’anemia da carenza di ferro. Allo stesso tempo si possono registrare problemi al sistema immunitario e una fragilità del cuoio capelluto.
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Ferro basso, quando preoccuparsi?
Quando si manifestano sintomi persistenti – come stanchezza persistente, pallore, vertigini, mani e piedi freddi, mal di testa, difficoltà di concentrazione, unghie fragili o perdita di capelli – è importante contattare il medico. Una diagnosi tempestiva permette di correggere le alterazioni del ferro e di prevenire l’anemia sideropenica.
Cosa fare con una carenza di ferro in gravidanza
Il ferro basso in gravidanza può comportare alcuni rischi per la mamma e il nascituro. Per esempio, potrebbe verificarsi un parto prematuro e il neonato potrebbe pesare poco (con possibili problemi legati allo sviluppo neurologico). Inoltre, la mamma potrebbe soffrire di anemia post-partum. In gestazione è quindi importante assumere circa il doppio della dose giornaliera di ferro raccomandata per l’adulto (ovvero circa 27 mg al giorno) in modo da produrre una quantità di globuli rossi sufficiente per la mamma e per il feto. Nel caso si sospetti un’anemia durante la gravidanza è fondamentale parlarne subito con il ginecologo per definire la diagnosi più appropriata.
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Fonti
Mayo Clinic – Carenza di ferro: cause e sintomi
https://www.mayoclinic.org/diseases-conditions/iron-deficiency-anemia/symptoms-causes/syc-20355034
Manuale MSD – Trattamenti per la carenza di ferro
https://www.msdmanuals.com/it/casa/disturbi-alimentari/minerali/carenza-di-ferro
NHS – Prevenzione alla carenza di ferro
https://www.nhs.uk/conditions/iron-deficiency-anaemia
Domande e curiosità sul ferro basso
Come recuperare il ferro velocemente?
Per recuperare una mancanza di ferro è consigliabile prediligere alimenti ricchi di ferro eme (carni rosse magre, fegato, frutti di mare), che il corpo assorbe meglio. Inoltre, è bene associare sempre il ferro non eme a vitamina C per aumentarne l’assorbimento. Se l’anemia è marcata, il medico può prescrivere integratori di ferro in compresse o in gocce, che agiscono più rapidamente rispetto alla sola dieta.
Cosa bere per aumentare il ferro?
Per incrementare il ferro si possono bere acqua e tisane senza caffeina, come camomilla, rooibos o tisane ai frutti rossi; succhi ricchi di vitamina C per favorire l’assorbimento del ferro ed estratti freschi di frutta e verdura.
Quanto tempo ci vuole per recuperare il ferro basso?
Il recupero di una mancanza di ferro dipende dal livello di carenza e dal tipo di trattamento. Con la sola alimentazione servono in genere 2–3 mesi per vedere miglioramenti nei valori di ferro. Assumendo degli integratori, la ferritina e l’emoglobina iniziano a salire in 4 o 6 settimane, ma la terapia va seguita dai 3 ai 6 mesi per ricostituire le scorte. Nei casi più gravi, il medico prescrive il ferro endovena e il recupero può essere più rapido.
Come alzare la ferritina velocemente?
Per aumentare la ferritina rapidamente si può intervenire sulla dieta, consumando regolarmente alimenti ad alto contenuto di ferro eme, usando integratori di ferro orale come da consiglio medico. L’ideale è stabilire tempestivamente le possibili cause che scatenano la perdita di ferro in modo da agire direttamente all’origine (come: mestruazioni abbondanti, gastrite, celiachia o sanguinamenti occulti).