La scabbia, o rogna, è una malattia infettiva della pelle estremamente contagiosa provocata da uno specifico parassita che scatena prurito e lesioni cutanee. La diffusione del parassita può essere rapida ma, se trattata tempestivamente, la patologia si può debellare completamente.
In questa guida sono elencati i sintomi più comuni, le cause e i rimedi più efficaci per curare la scabbia, caso per caso.
Scabbia: cos’è
La scabbia è una malattia cutanea contagiosa causata da un parassita, il Sarcoptes scabiei (anche noto come acaro della scabbia). Si tratta di un acaro minuscolo, invisibile a occhio nudo, che scava delle gallerie nello strato più superficiale della pelle per deporre le uova. La sua attività genera un intenso prurito e fastidiose lesioni cutanee a chi ne viene in contatto. Il parassita agisce soprattutto di notte, nutrendosi di fluidi cutanei e cellule morte. Sono le uova e le feci depositate dall’acaro a scatenare la reazione pruriginosa, papule e vescicole.
Questa condizione può colpire chiunque, indipendentemente dall’età, dal sesso o dall’igiene personale. Quello della scarsa igiene che attira la scabbia è un falso mito: la rogna infetta anche le persone pulite.
Sintomi della scabbia
La scabbia ha un’incubazione che può variare tra le 2 alle 6 settimane se è una prima infestazione. Servono solo pochi giorni, invece, se si ha già contratto la malattia in passato.
Tra i primi sintomi si segnalano:
- prurito intenso che tende ad aumentare nel corso della notte;
- eruzioni cutanee;
- piccole papule o puntini rossi;
- lesioni lineari sottili sulla pelle.
La sensazione di “pizzico di acari” è legata perlopiù alla reazione dell’attività che svolgono i Sarcoptes scabiei. Gli acari della rogna non mordono e pungono.
Dove si manifesta la scabbia da acari
La scabbia nell’uomo e nella donna adulti si presenta sulla pelle. Coinvolge diverse zone del corpo, tra cui:
- polsi;
- gomiti;
- ascelle;
- genitali;
- glutei;
- vita;
- spazi interdigitali delle mani.
La scabbia nei bambini e negli anziani
Nei bambini e negli anziani la rogna si può presentare su altre parti del corpo rispetto all’adulto, a causa delle differenze nella risposta immunitaria. Si possono trovare infestazioni acari da scabbia su:
- palmi delle mani;
- piante dei piedi;
- viso;
- collo;
- cuoio capelluto.
A proposito di parassiti e bambini, può essere utile scoprire come eliminare i pidocchi dai capelli e controllarne la presenza.
Le cause principali della scabbia da acari
Le cause della rogna sono legate principalmente all’infestazione di acari sulla pelle che provengono da altri individui già infetti. I parassiti femmina di Sarcoptes scabiei, un acaro microscopico con 8 gambe, scavano i cunicoli nella pelle per deporre le uova. I parassiti si moltiplicano appena le uova si schiudono, in circa 3 o 4 giorni. Le larve che risalgono sulla cute si diffondono in 2 settimane, diventando acari adulti contagiosi pronti a muoversi in altre parti del corpo o infettare altre persone.
Come si prende e come si trasmette la scabbia
La scabbia è una malattia contagiosa. La diffusione può avvenire con due modalità diverse:
- contatto diretto e prolungato con la persona infetta;
- contatto indiretto, toccando e condividendo oggetti contaminati come abiti, lenzuola o asciugamani.
L’acaro non vola né salta, ma si trasmette solo per contatto diretto e prolungato. La rogna si diffonde più facilmente negli spazi affollati, come asili, scuole, case di cura per anziani e luoghi di comunità.
Le diverse tipologie di scabbia
Esistono più tipi di scabbia. Li abbiamo riassunti in questa tabella per agevolarne la lettura e mostrare subito le varie differenze.
| Tipologia di scabbia | Caratteristiche |
| Scabbia crostosa (o norvegese) | – forma grave della rogna – si presenta con zone di pelle spessa e con croste – colpisce soprattutto chi ha il sistema immunitario compromesso |
| Scabbia incognita (o atipica) | – forma poco comune – si manifesta con lesioni cutanee minime, ritardandone la diagnosi e il trattamento |
| Scabbia nodulare | – si presenta con noduli pruriginosi le aree più colpite sono genitali, la zona attorno all’ombelico e ascelle |
| Scabbia dell’infanzia | – interessa neonati e bambini piccoli – il prurito è intenso e collegato in alcuni casi a irritazioni cutanee e infezioni secondarie |
| Scabbia in gravidanza | – correlata ai cambiamenti immunologici del periodo di gestazione – richiede una cura dedicata per prevenire problemi alla futura mamma e al feto |
| Scabbia ricorrente | – forma che ritorna periodicamente per via di ambienti contaminati e non trattati |
| Scabbia da viaggio | – tipologia di rogna legata a chi viaggia in zone endemiche in cui la malattia è diffusa e frequente |
| Scabbia zootica | – una tipologia rara in cui gli animali domestici trasmettono la scabbia all’uomo – si differenzia dalla scabbia umana perché è temporanea e con sintomi lievi: gli acari zoonotici non si riproducono sulla pelle dell’uomo |
Scabbia: come si fa la diagnosi
Se si sospetta la rogna nell’uomo adulto, nell’anziano, nel neonato o nei bambini, è consigliabile contattare il dermatologo per effettuare una diagnosi precisa e stabilire la cura appropriata. Il professionista valuta la presenza del parassita sulla cute con una lente d’ingrandimento o un dermatoscopio. Se necessario, vengono disposti anche alcuni prelievi di pelle dai cunicoli per osservarli al microscopio.
Una diagnosi tempestiva è indispensabile per trovare una cura efficace e bloccare la diffusione della malattia.
Come curare la scabbia: trattamenti e farmaci
La cura della rogna nell’uomo mira all’eliminazione dei parassiti. La patologia si cura con trattamenti specifici a base di farmaci topici come creme, gel e lozioni che contengono:
- permetrina in crema al 5%, come Delinax;
- benzoato di benzile (10-30%), come Pentamedical;
- crotamitone, come Eurax.
Se la persona mostra resistenza alle lozioni e ha un deficit al sistema immunitario, il dermatologo prescriverà dei farmaci orali.
Il trattamento topico consiste nell’applicazione della lozione o della crema su tutto il corpo, da lasciare agire per 8 o 12 ore, secondo consiglio medico, e rimuovere con l’acqua. La procedura è da ripetere dopo una settimana e può variare per neonati, bambini, anziani e donne in gravidanza: il medico valuterà la cura migliore per ciascun caso.
A livello preventivo, tutte le persone con cui la persona affetta da scabbia è venuta a contatto dovrebbero seguire lo stesso trattamento. Se si sospetta un’infestazione di scabbia è importante consultare immediatamente il dermatologo per un trattamento adeguato.
Come eliminare i parassiti della scabbia dagli ambienti
Il parassita della scabbia va eliminato anche dall’ambiente in cui si vive. Come? Lavando la biancheria, gli abiti, gli asciugamani e gli oggetti d’uso comune, come i pettini, ad almeno 60°C. In alternativa, indumenti, oggetti personali, divani e cuscini si possono sigillare in un sacchetto di plastica per almeno 3 giorni. La biancheria non va lavata con la candeggina: la sostanza non uccide gli acari della scabbia.
Scabbia e prurito dopo la cura: cosa fare?
Non c’è da preoccuparsi se si avverte una sensazione di prurito o pizzicore dopo il trattamento medico. Anche se la cura si è rivelata efficace può succedere che per 2 o 4 settimane persistano formicolii e prurigine a causa della reazione infiammatoria della cute ai residui dei parassiti. Per sicurezza il consiglio è sempre quello di contattare il medico per una valutazione più accurata.
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Chi ha la scabbia può uscire?
La persona con la scabbia deve vivere in isolamento per 24 ore dall’inizio del trattamento. La malattia prevede la notifica obbligatoria da parte del medico al Servizio di Igiene Pubblica locale che, dopo la segnalazione, effettua un’indagine epidemiologica allo scopo di evitare la diffusione del parassita.
Trattamenti naturali contro la scabbia da acari
Alcuni oli essenziali e creme idratanti per il corpo possono alleviare il prurito e calmare la pelle. Tra i più popolari troviamo:
- tea tree oil, come Esi Remedy;
- l’olio neem, come quello di Kos;
- l’aloe vera gel, come AloeVera2 Zuccari.
Anche se si tratta di prodotti da banco è sempre meglio consultare il medico prima dell’utilizzo. I rimedi della nonna possono attenuare alcuni fastidi, ma non eliminano le uova e i parassiti: solo il trattamento prescritto dal professionista è efficace sull’infezione.
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Come prevenire la scabbia: i consigli degli esperti di 1000Farmacie
Per prevenire un contagio e sanificare l’ambiente, la persona che ha contratto la scabbia deve:
- isolarsi, rimanendo a casa da scuola, da lavoro, lontano da luoghi pubblici per 24 ore;
- richiedere il trattamento profilattico per familiari e altri soggetti con cui si ha avuto contatto diretto;
- disinfettare l’ambiente domestico, pulendo e sanificando le superfici con acqua e detergenti;
- lavare in lavatrice la biancheria personale, i vestiti, le coperte, le lenzuola usate 7 giorni prima della scoperta del contagio, a temperature elevate di almeno 60°C;
- aspirare i residui di acari da divani, materassi, poltrone e superfici, coprendole con dei teli lavabili ad alte temperature, da cambiare ogni giorno per tutto il trattamento;
- pulire i tappeti e riporli in altro luogo fino alla fine del trattamento di sanificazione;
- proteggere il materasso con un coprimaterasso lavabile ad alta temperatura, da cambiare ogni giorno per tutta la durata della cura.
Acariasi e malattie simili alla scabbia, come distinguerle
La scabbia rientra nelle acariasi perché è una malattia provocata da un acaro, il Sarcoptes scabiei. Esistono altre dermatiti da acaro, come:
- l’acariasi da grano, in cui i parassiti attaccano la pelle mordendola o pungendola, scatenando il prurito;
- l’acariasi della polvere, dove gli acari si nutrono di scaglie di pelle e proliferano in materassi, cuscini e tappeti.
Malattie simili alla scabbia
Esistono condizioni mediche che possono essere confuse con la scabbia, ma non sono legate ai parassiti. Tra queste:
- dermatite da contatto;
- eczema;
- orticaria;
- pediculosi del corpo;
- infezioni fungine.
Tutte sono accomunate da sintomi simili, tra cui il prurito. Effettuare una diagnosi corretta e tempestiva è fondamentale per determinare la giusta terapia e prevenire il contagio.
Falsa scabbia: cos’è e come si manifesta
La dermatite da falsa scabbia è una patologia cutanea che ostenta i sintomi della scabbia, ma anziché essere provocata dall’acaro Sarcoptes scabiei è scatenata da altri fattori come:
- reazioni allergiche, come punture di insetti;
- acari di animali;
- acari ambientali, tra cui quelli che si nutrono di muffe.
La falsa scabbia non è contagiosa e i suoi sintomi sono più leggeri e meno persistenti. Anche il trattamento dermatologico è differente: prevede l’uso di creme cortisoniche o di antistaminici. Un consulto medico è importante per diagnosticare correttamente il disturbo.
Fonti
Mayo Clinic – Scabbia sintomi iniziali
https://www.mayoclinic.org/diseases-conditions/scabies/symptoms-causes/syc-20377378
Cdc – Come si diffonde la scabbia e prevenzione
https://www.cdc.gov/scabies/about/index.html
MSD Manuals – Cos’è la scabbia: immagini e fotografie
Ide – Istituto Dermatologico Europeo – tipologie di scabbia
https://www.ide.it/patologie/scabbia
Ausl Modena – Prevenzione e trattamento contro la scabbia
https://www.ausl.mo.it/servizi-e-prestazioni/scabbia-cose-trattamento-con-farmaci-e-norme-igieniche
Le domande più frequenti sulla scabbia
La scabbia viene dallo sporco?
La rogna umana può colpire chiunque, anche persone con ottima igiene personale.
La scabbia è pericolosa?
Se non trattata adeguatamente, la scabbia può causare delle complicazioni cutanee, come ulcere e ascessi, e diffondersi rapidamente.
Chi ha la scabbia può andare a lavoro?
Per prevenire il contagio, la persona con la rogna deve rimanere in isolamento per almeno 24 ore dopo l’inizio del trattamento.
Quanto tempo dura la scabbia?
La durata dipende dal farmaco scelto dal medico. Per l’eradicazione completa dell’acaro possono servire anche 3 o 4 settimane.
Qual è l’allarme per la scabbia in Italia? Quante persone ne sono colpite?
La Società Italiana di Dermatologia e Malattie Sessualmente Trasmesse (SIDeMaST) ha lanciato l’allarme in Italia con l’intento di informare la popolazione sul parassita. L’aumento dei casi ha toccato picchi del 750% tra il 2020 e il 2023, in Emilia Romagna e Lazio.
Quanto vive il parassita della scabbia nel materasso?
Senza contatti con la pelle umana, il parassita resiste al massimo tre giorni.