L’ipertensione arteriosa è una condizione medica patologica legata all’aumento della pressione sanguigna. Chi è iperteso ha un valore pressorio troppo elevato, di 140/90 mmHg o indici superiori. Le persone che ne soffrono non sempre presentano sintomi, ma se l’ipertensione non viene trattata influisce negativamente sulla salute del cuore, esponendo al rischio di infarto e ictus.
In questa guida sono elencati i sintomi, le cause e i rimedi più efficaci per le persone ipertese.
Ipertensione e pressione alta: sono la stessa cosa?
Ipertensione arteriosa e pressione alta sono sinonimi di una condizione che si riferisce alla presenza di elevata pressione del sangue nelle arterie. È un rapporto determinato tra quantità pompata dal cuore, la resistenza delle arterie e il flusso ematico. A caratterizzare la condizione è lo stato costante dei valori della pressione arteriosa misurata a riposo, che sono più alti rispetto a quelli normali di 120/80 mmHg.
Perché la pressione si alza: le cause dell’ipertensione
Le cause dell’ipertensione arteriosa possono avere origine genetica, ambientale, comportamentale o essere legate allo stile di vita. In linea di massima sono riconducibili a:
- predisposizione genetica;
- familiarità con pressione alta;
- età avanzata;
- dieta ricca di sale, cibi fritti e grassi;
- stress, ansia e insonnia;
- carenza di vitamine, soprattuto la vitamina D;
- colesterolo alto;
- trigliceridi alti;
- sovrappeso e obesità;
- cambiamenti ormonali;
- sedentarietà;
- consumo regolare di alcol;
- fumo;
- malattie croniche, patologie renali o sindrome delle apnee notturne.
Differenze tra le cause di ipertensione primaria e secondaria
L’ipertensione arteriosa primaria, o ipertensione essenziale, è la più comune. Per la SIIA (Società Italiana dell’Ipertensione Arteriosa) questa condizione riguarda il 95% dei casi di persone ipertese. Quando, invece, la causa è riconducibile a una patologia medica sottostante, come malattie renali, disturbi endocrini, anomalie vascolari o da farmaci, si parla di ipertensione secondaria. In alcune circostanze, entrambe le tipologie possono coesistere.
Ipertensione: i sintomi
Non ci sono segnali espliciti per identificare una situazione di ipertensione arteriosa. Chi è iperteso non ha sintomi particolari e può soffrire di questa condizione, senza avvisaglie, anche per molti anni. Per questo i sanitari definiscono l’ipertensione come un killer silenzioso. Alcuni possono lamentare:
- mal di testa al mattino;
- stordimento e vertigini;
- ronzii nelle orecchie;
- alterazioni della vista.
Solo chi ha una crisi ipertensiva, con pressione pari o superiore a 180/120 mmHg, lamenta mal di testa, palpitazioni cardiache o epistassi. Si tratta di una situazione che richiede cure immediate.
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Cure e rimedi per l’ipertensione arteriosa
L’ipertensione arteriosa si identifica attraverso una normale misurazione della pressione arteriosa attraverso lo sfigmomanometro. Lo strumento restituisce due valori, minima e massima, che sono il riferimento del test. Se dai controlli specialistici emergono valori superiori alla norma ricorsivi o costanti, il medico può suggerire nei casi più lievi modifiche allo stile di vita e l’uso di integratori naturali per aiutare l’organismo ad abbassare la pressione.
I farmaci per l’ipertensione, come ACE-inibitori, sartani, calcio-antagonisti, beta-bloccanti e diuretici, vengono prescritti solo se la pressione alta è associata ad altre patologie e i valori superano determinati livelli. Farmaci e integratori aiutano l’organismo a:
- abbassare la pressione sanguigna;
- prevenire le crisi ipertensive;
- migliorare la salute del cuore;
- limitare il rischio di complicazioni.
Va specificato che la terapia antipertensiva è una cura cronica. Un soggetto iperteso, a cui sono stati prescritti farmaci per la pressione alta, deve assumere i farmaci per diversi anni, se non a vita. A volte le cure farmacologiche per l’ipertensione vengono associate all’uso di integratori naturali, ma questi ultimi non sostituiscono mai la terapia suggerita dal medico.
Rimedi naturali per l’ipertensione
Alcuni rimedi naturali riescono a supportare una persona ipertesa nel controllo dei valori della pressione alta. Esistono piante ed erbe in grado di aiutare l’organismo a ridurre lo stress, i livelli alti di colesterolo e di trigliceridi, con benefici sulla pressione arteriosa. Ne sono un esempio:
- biancospino;
- ibisco;
- moringa;
- tiglio;
- foglie di olivo;
- aglio.
Inoltre, magnesio e Omega 3 possono aiutare a controllare la pressione alta, contribuendo a un ritmo cardiaco regolare, migliorando la funzionalità dei vasi sanguigni e riducendo i fattori di rischio cardiovascolare. Anche se sono prodotti naturali, vendibili a banco senza ricetta medica, prima di utilizzarli è sempre meglio chiedere parere al medico.
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Come abbassare la pressione in modo naturale
Biancospino, tiglio e altri rimedi naturali si possono assumere sia come integratori che come bevande e tisane. Chi soffre di pressione alta può anche:
- ridurre il consumo di sale;
- limitare gli alcolici e la caffeina;
- evitare il fumo;
- mangiare cibi ricchi di potassio, calcio e magnesio (come: pomodori, patate, melone, avocado, latticini, yogurt, noci, semi, fagioli)
Il medico, in caso di patologie lievi, può suggerire di controllare la pressione a casa con un misuratore di pressione per tenere traccia dei valori.
Pressione alta? Scopri come riconoscerla e cosa fare!
Integratori per la pressione arteriosa alta
Tra gli integratori per la pressione alta più apprezzati troviamo:
- Minimas Aboca;
- Cardiovis Pressione;
- ESI Cardioplus;
- Pressiomir 30 Compresse;
- Nopressil;
- Arkocaps Aglio Inodore;
- Biancospino Fiori.
Prenius può essere d’aiuto per trattare la pressione alta nelle donne in gravidanza grazie alla sua composizione con citrullina, arginina, salicina e magnesio. Anche se si tratta di farmaci da banco e integratori naturali per la circolazione e il microcircolo è sempre bene assumerli sotto controllo medico, rispettando le dosi consigliate.
Prevenire la pressione arteriosa alta: i consigli di 1000Farmacie
Per ridurre il rischio di sviluppare la pressione alta è possibile:
- adottare un regime alimentare sano ed equilibrato, seguendo per esempio la dieta DASH;
- ridurre il consumo di sodio, limitando al di sotto dei 1.500 milligrammi al giorno;
- leggere le etichette dei prodotti che si acquistano quando si fa la spesa, evitando cibi con eccesso di sale;
- mantenere il pesoforma;
- fare attività fisica;
- assumere alcolici con moderazione e, se possibile, eliminarli.
Ipertensione: i valori che allarmano
Nella tabella sono inseriti i valori della pressione, suddivisi per tipologia. Il valore di riferimento, considerato normale, è di 120/80 mmHg.
| Valori della pressione arteriosa | Sistolica/diastolica |
| Pressione bassa pericolosa | < 50/33 mmHg |
| Pressione troppo bassa | < 60/40 mmHg |
| Pressione bassa | < 90/60 mmHg |
| Pressione arteriosa ottimale | < 115/75 mmHg |
| Pressione arteriosa accettabile | < 130/85 mmHg |
| Pre-ipertensione | 130-139 / 85-89 mmHg |
| Ipertensione arteriosa lieve/moderata (di stadio 1) | 140-159 / 90-99 mmHg |
| Ipertensione arteriosa moderata/severa (di stadio 2) | > 160 / >100 mmHg |
| Ipertensione arteriosa severa/grave (di stadio 3) | > 180/110 mmHg (emergenza medica) |
Anche i valori bassi della pressione possono essere preoccupanti; ne parliamo in pressione bassa; cause, sintomi e rimedi.
Come capire se si è ipertesi: la diagnosi
L’ipertensione si diagnostica tramite il misuratore per la pressione o lo sfigmomanometro, il bracciale gonfiabile da applicare al braccio collegato al manometro. Se la pressione è alta per più di due volte, il medico può diagnosticare la condizione dopo averne verificato le cause.
Qual è la pressione sanguigna normale?
La pressione arteriosa è considerata normale quando la sistolica è inferiore a 120 mmHg e la diastolica è inferiore a 80 mmHg. Se in più di un’occasione i valori sono uguali o superiori a 140/90 mmHg la pressione è alta ed è importante consultare il medico.
Per saperne di più sull’argomento, leggi anche pressione alta: come riconoscerla e cosa fare.
Quando si verifica l’ipertensione emotiva da stress e ansia
L’ipertensione emotiva provoca un aumento momentaneo o cronico della pressione arteriosa. Le cause vanno ricercate in fattori emotivi come stress, ansia, preoccupazioni o rabbia. Queste emozioni rilasciano cortisolo e adrenalina nell’organismo. L’ipertensione da ansia e stress può manifestare sintomi come: battito cardiaco accelerato e affaticamento.
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Ipertensione: quando rivolgersi dal medico o preoccuparsi
Le persone con ipertensione lieve e moderata devono rivolgersi al medico per controlli annuali. Lo specialista adotterà via via la terapia più indicata a seconda dei miglioramenti. In presenza di ipertensione severa e grave è fondamentale recarsi al pronto soccorso quando si manifesta una crisi ipertensiva.
Fonti
Mayo Clinic – Ipertensione: cause e sintomi
https://www.mayoclinic.org/diseases-conditions/high-blood-pressure/symptoms-causes/syc-20373410
Cleveland Clinic – Tipi di ipertensione
https://my.clevelandclinic.org/health/diseases/4314-hypertension-high-blood-pressure
OMS – Trattamento dell’ipertensione
https://www.who.int/news-room/fact-sheets/detail/hypertension
Curiosità e domande frequenti sulla pressione alta
Com’è la pressione 140 su 90?
Una pressione di 140/90 mmHg rappresenta il limite oltre il quale si parla di ipertensione. È classificata come ipertensione di grado 1 e richiede attenzione: cambiamenti nello stile di vita e, se i valori persistono, una valutazione medica per stabilire se iniziare una terapia farmacologica.
Cosa fare con l’ipertensione di grado 1?
Nei pazienti con ipertensione di grado 1, senza altre patologie associate, il medico consiglia inizialmente solo cambiamenti nello stile di vita. Se dopo 3 o 6 mesi i valori restano elevati o se ci sono altri fattori di rischio (diabete, colesterolo alto, problemi renali, familiarità per infarto/ictus), può prescrivere farmaci antipertensivi.
Ipertensione e cuore: c’è una correlazione?
La pressione alta danneggia il cuore e le arterie perché costringe l’organo a lavorare di più, con conseguenze sulla sua salute.
Quali sono i cibi da evitare per l’ipertensione?
Chi soffre di pressione alta dovrebbe ridurre o evitare: alimenti ricchi di sale e sodio (insaccati, snack confezionati, cibi pronti), grassi saturi e fritti, eccesso di caffè, alcol e bevande zuccherate. Al contrario, è utile aumentare il consumo di frutta, verdura, cereali integrali, pesce e legumi.
Si può guarire dall’ipertensione?
Dall’ipertensione non si guarisce definitivamente, ma può essere tenuta sotto controllo con una combinazione di stile di vita sano e, se necessario, farmaci. Alcune forme secondarie, legate a patologie curabili (come problemi renali o ormonali), possono regredire trattando la causa.