L’ernia iatale è una condizione patologica in cui una parte dello stomaco risulta spostata rispetto alla sede originaria. Si tratta di un’anomalia dell’organismo che si presenta con una sintomatologia fastidiosa e, in certi casi, dolorosa. In questa guida elenchiamo i sintomi, i disturbi, le cause e i rimedi per trattare l’ernia iatale, donando sollievo a chi ne soffre.
Cos’è l’ernia iatale?
L’ernia iatale, anche detta ernia esofagea o gastrica, si identifica con la risalita di una porzione dello stomaco dalla cavità addominale al torace attraverso il diaframma, in corrispondenza dello iato esofageo.
Cosa succede in condizioni normali?
Lo stomaco, posto all’interno della cavità addominale, riceve il cibo attraverso l’esofago, una sorta di tubo che lo collega con la bocca, transitando per il torace e l’addome. Per svolgere la sua funzione di stoccaggio e di digestione del cibo, una volta ricevuto il bolo, lo stomaco attiva i succhi gastrici. Questa secrezione, composta da acidi ed enzimi, divide gli alimenti ingeriti in parti infinitesimali, più facili da assimilare dall’organismo. A separare la cavità toracica da quella addominale c’è un muscolo, lo iato esofageo, ben aderente alla parte finale dell’esofago e la cui funzione è impedire allo stomaco di passare verso il torace.
Perché si presenta l’ernia iatale? Se lo iato esofageo si indebolisce, si rilassa o si dilata, lo stomaco risale parzialmente e riesce ad entrare nella cavità toracica, provocando la patologia.
I diversi tipi di ernia esofagea
Esistono tre tipologie di ernia iatale:
- da scivolamento, in cui una parte dello stomaco risale verso la cavità toracica, passando per lo iato esofageo;
- paraesofagea, in cui un pezzetto dello stomaco migra lateralmente, in una zona adiacente all’esofago;
- mista, quando lo stomaco riprende le caratteristiche di entrambe le situazioni.
L’ernia da scivolamento è la condizione più diffusa. Secondo l’Istituto Sanitario della Sanità, in Italia ne soffre il 15% della popolazione, manifestandosi soprattutto in persone con più di 50 anni d’età, sovrappeso e in gravidanza. L’ernia paraesofagea, invece, è rara, pericolosa e spesso asintomatica. Solitamente il disturbo agisce sull’apporto ematico dello stomaco, compromettendolo. L’unica soluzione per curare l’ernia paraesofagea è intervenire chirurgicamente, tramite laparoscopia.
Ernia iatale: i sintomi
La sintomatologia dell’ernia esofagea comprende:
- reflusso gastroesofageo;
- bruciore di stomaco (pirosi);
- difficoltà a deglutire (disfagia);
- nausea;
- acidità di stomaco;
- rigurgito acido;
- alitosi;
- dolore toracico;
- gonfiore;
- eruttazioni;
- tosse secca (+ link rimedi tosse secca);
- raucedine;
- palpitazioni cardiache;
- salivazione eccessiva;
- vomito.
Sdraiarsi dopo i pasti, piegarsi in avanti, compiere alcuni sforzi fisici che comprimono la zona addominale e alcuni cibi possono aumentare i disturbi dell’ernia iatale. A volte, invece, l’ernia gastrica – soprattutto da scivolamento – è asintomatica e, se piccola, si scopre solo nel corso di altri esami medici.
Ernia gastrica: cosa fare quando i sintomi sono gravi
I sintomi gravi dell’ernia iatale possono includere difficoltà respiratorie, vomito, perdita di peso, dolore toracico intenso e sanguinamento nelle feci o in bocca. In tutti questi casi è fondamentale consultare un medico per escludere complicazioni o la presenza di altre patologie.
Le cause dell’ernia iatale
L’ernia esofagea non ha una causa scatenante precisa. Si manifesta quando il tessuto muscolare è indebolito e permette allo stomaco di salire attraverso il diaframma. Si ipotizza che la condizione sia legata a:
- fattori genetici;
- obesità:
- cambiamenti del diaframma per l’età;
- un’apertura dello iato esofageo eccessiva;
- un canale esofageo troppo corto;
- lesioni alla zona interessata (scatenati da traumi o interventi chirurgici);
- pressione costante sui muscoli circostanti.
Alcune situazioni, come il sovrappeso, la gravidanza, la tosse eccessiva, gli sforzi prolungati, il sollevamento di oggetti pesanti, possono aumentare la pressione addominale, favorendo la comparsa dell’ernia iatale. Ancora, pur non essendone causa diretta, il fumo, lo stress, l’ansia e una vita sedentaria, sono in grado di contribuire alla comparsa del disturbo o peggiorarne i sintomi.
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Diagnosi: come individuare l’ernia iatale
Lo specialista può verificare la presenza di un’ernia gastrica attraverso esami diagnostici, come:
- esofago-gastro-duodenoscopia, per visualizzare erosioni e lo stato della mucosa dell’esofago e dello stomaco;
- radiografia con bario della parte superiore del tubo digerente e pH-metria esofagea, per valutare dimensioni e grado di acidità delle pareti organiche;
- manometria esofagea, per analizzare la motilità e la pressione dello sfintere esofageo;
- TAC toraco-addominale, per esplorare in modo completo la regione toracica e addominale ed escludere altre patologie.
Rimedi per l’ernia gastrica e come farla rientrare: cura, farmaci, alimentazione
Non esiste una cura definitiva per l’ernia iatale e solo la chirurgia può farla rientrare in sede. La sintomatologia lieve si può trattare con farmaci, integratori naturali, uno stile di vita corretto e una dieta equilibrata, apportando significativi miglioramenti alla qualità della vita.
Farmaci e integratori | Stile di vita corretto | Alimentazione sana |
Antiacidi e alginati Formano una barriera protettiva sulla mucosa esofagea (esempio: sucralfato). | Pasti piccoli e frequenti, evitando abbuffate. Smettere di fumare e mantenere il peso forma. | Limitare i cibi irritanti come: pomodoro, agrumi, caffè, cioccolato, menta, alcol, alimenti piccanti e fritti. |
Inibitori di pompa protonica (IPP) Riducono l’acidità gastrica. (esempio: omeprazolo e pantoprazolo). | Dormire con la testa rialzata (circa 20 cm, usando i cuscini) e non coricarsi subito dopo i pasti. | Preferire riso, pane integrale, carni magre, frutta (mele, pere, banane) e verdure cotte. |
Procinetici Favoriscono lo svuotamento gastrico (esempio: domperidone e metoclopramide). | Evitare abiti stretti e sforzi dopo i pasti. | Bere molta acqua, almeno 2 litri al giorno. |
Integratori naturali Supportano il benessere digestivo e riducono lo stress (esempio: aloe vera, camomilla, malva, finocchio e passiflora). | Praticare esercizi diaframmatici leggeri e automassaggi per l’ernia iatale, supervisionati dal medico. |
La patologia iatale va trattata con il medico curante e il gastroenterologo per scongiurare lo sviluppo di ulcere esofagee o gastriche, oltre a donare un sollievo e un miglioramento dei sintomi. Per quanto riguarda i farmaci da banco, venduti senza ricetta, è consigliabile chiedere il parere dello specialista.
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Differenza tra ernia iatale e reflusso gastroesofageo
Spesso i disturbi dell’ernia iatale vengono confusi con quelli del reflusso gastroesofageo. Ecco le principali differenze.
Ernia iatale | Reflusso gastroesofageo | |
Cos’è | Una protrusione anatomica dello stomaco | La risalita di succhi gastrici dallo stomaco all’esofago. |
Sintomi | Pirosi, rigurgiti, dolore toracico. | Bruciore, rigurgito acido, tosse. |
Cause | Apertura dello iato diaframmatico per indebolimento. | Sfintere esofageo debole o gastrite. |
Correlazione | Spesso è causa o concausa del reflusso. | Non è sempre associato all’ernia iatale. |
Trattamento | Dieta, farmaci, integratori e chirurgia. | Farmaci IPP e adozione di uno stile di vita più sano. |
Gli integratori e i farmaci migliori per gestire i sintomi dell’ernia gastrica
Per donare sollievo ai disturbi causati dall’ernia iatale, il medico può consigliare la somministrazione di antiacidi, inibitori di pompa e alginati. Si tratta di rimedi capaci di ridurre la produzione di acido gastrico, limitare il bruciore e creare una barriera protettiva contro il reflusso.
Si possono assumere integratori per lo stomaco e la digestione, come:
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Dieta: cosa mangiare e cosa evitare con l’ernia iatale
Cosa mangiare con l’ernia iatale? Ecco una serie di consigli utili per modificare la dieta, in accordo con il medico e il nutrizionista.
Alimenti vietati | Alimenti consentiti |
cibi piccanti spezie latticini burro panna formaggio fresco insaccati carne di maiale fritti cibi troppo caldi menta cioccolato caffeina teina agrumi | ananas papaya sale iodato pesce pasta riso cereali integrali mele banane patate |
I pasti devono essere poco abbondanti e frequenti. Inoltre, è consigliabile evitare la posizione sdraiata dopo aver mangiato. Meglio, poi:
- attendere almeno 2 ore prima di andare a dormire;
- intraprendere un percorso di dimagrimento, in caso di obesità e sovrappeso, seguiti dal nutrizionista;
- praticare attività fisica moderata come yoga, pilates e camminata.
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Fonti
ISSalute – Definizione dell’ernia iatale
https://www.issalute.it/index.php/la-salute-dalla-a-alla-z-menu/e/ernia-iatale
Mayo Clinic – Cause dell’ernia iatale
https://www.mayoclinic.org/diseases-conditions/hiatal-hernia/symptoms-causes
NHS – sintomi dell’ernia iatale
https://www.nhs.uk/conditions/hiatus-hernia
Cleveland Clinic – Prevenzione e trattamenti dell’ernia iatale https://my.clevelandclinic.org/health/diseases/8098-hiatal-hernia
Msd Manuals – Cura dell’ernia iatale https://www.msdmanuals.com/it/professionale/disturbi-gastrointestinali/disturbi-esofagei-e-della-deglutizione/ernia-iatale
Le domande più frequenti sull’ernia iatale
Che disturbi può dare l’ernia iatale?
L’ernia esofagea può provocare una serie di fastidi, spesso legati al reflusso gastroesofageo. I sintomi più comuni includono: bruciore di stomaco, rigurgito, sensazione di pienezza dopo i pasti, difficoltà a digerire, tosse cronica, nausea.
Quali sono le cause dell’ernia iatale?
Obesità, età, gravidanza, sforzi fisici, predisposizione genetica e fumo aumentano il rischio di ernia iatale.
Come si elimina l’ernia iatale?
L’ernia iatale si elimina solo con un intervento chirurgico. Combinare una dieta adeguata a uno stile di vita corretto, rimedi naturali e terapie farmacologiche, consente di gestire i sintomi.
Quando è necessario operare l’ernia iatale?
L’ernia esofagea va operata quando è refrattaria ai trattamenti.
L’ernia iatale può regredire da sola e scomparire?
No, l’ernia iatale è una condizione anatomica che non può scomparire da sola. Tuttavia, i sintomi possono essere controllati efficacemente modificando lo stile di vita e assumendo farmaci e integratori su consiglio medico.
Quali farmaci sono indicati per sfiammare l’ernia iatale?
Per trattare la problematica sono consigliati: antiacidi, alginati, inibitori di pompa protonica e procinetici su prescrizione medica o da banco.
Come dormire con l’ernia iatale?
Con l’ernia esofagea si consiglia di dormire con la testa leggermente rialzata, evitando di sdraiarsi subito dopo i pasti.
Cosa non mangiare in presenza di ernia iatale?
Meglio evitare gli alimenti irritanti come: pomodoro, agrumi, cioccolato, caffè, fritti, alcolici, menta e cibi grassi.
Ernia iatale e nervosismo: c’è una correlazione?
Sì, esiste una correlazione tra ernia iatale e nervosismo. Stress, ansia e tensione emotiva possono peggiorare i sintomi, come il reflusso e la sensazione di oppressione al petto o alla gola. Inoltre, l’ansia può aumentare la percezione del dolore e favorire comportamenti scorretti (come mangiare in fretta, fumare o abusare di caffè), aggravando i disturbi.
Ernia iatale e tosse sono legate?
L’ernia iatale è collegata al reflusso gastroesofageo. Quest’ultimo può causare la tosse come sintomo atipico dell’ernia gastrica.
Ernia iatale e duodenale sono la stessa cosa?
No, l’ernia iatale è diversa da quella duodenale. Quest’ultima si verifica nel duodeno, la prima parte dell’intestino tenue.
Quali sono i rimedi naturali utili per l’ernia iatale?
Per trattare una sintomatologia da ernia esofagea si può puntare su una dieta leggera con pasti frequenti nell’arco della giornata, tisane a base di camomilla, integratori con aloe vera.
Quanto dura un attacco di ernia iatale?
La durata di un attacco può variare da persona a persona. In genere, un episodio acuto dura da pochi minuti a qualche ora, soprattutto dopo aver mangiato troppo, consumato cibi irritanti o assunto determinate posture (come stare sdraiati subito dopo mangiato).