- A cosa serve la vitamina B12
- Carenza di vitamina B12
- Alimenti con vitamina B12
- Integratori di vitamina B12
- Effetti collaterali della vitamina B12
- Vitamina B12 alta
La vitamina B12, chiamata anche cobalamina, è una vitamina idrosolubile (cioè si scioglie in acqua) che fa parte del gruppo delle vitamine B.
È essenziale per il corretto funzionamento dell’organismo ma non tutti riescono ad assumerne quantità sufficienti. Inoltre, una sua presenza eccessiva nel sangue può essere un campanello d’allarme. Scopriamo tutto in questo articolo!
A cosa serve la vitamina B12
La vitamina B12 è essenziale per il corretto funzionamento del cervello, del sistema nervoso, del metabolismo energetico, per la formazione dei globuli rossi e tanto altro. Nello specifico, è coinvolta nelle seguenti funzioni:
- Produzione dei globuli rossi: è indispensabile per la formazione corretta dei globuli rossi nel midollo osseo, contribuendo a prevenire l’anemia e la stanchezza.
- Salute del sistema nervoso: aiuta a mantenere integra la mielina, la guaina che riveste i nervi e consente una trasmissione efficiente degli impulsi nervosi.
- Metabolismo energetico: partecipa alla trasformazione di grassi, carboidrati e proteine in energia utilizzabile, contribuendo a ridurre la sensazione di affaticamento e a sostenere la vitalità quotidiana.
- Sintesi del DNA: collabora con l’acido folico (vitamina B9) nella produzione del DNA, il materiale genetico delle cellule. È quindi fondamentale per la crescita, la rigenerazione dei tessuti e lo sviluppo del feto in gravidanza.
- Salute cardiovascolare: aiuta a mantenere bassi i livelli di omocisteina, un aminoacido che, se accumulato, aumenta il rischio di disturbi cardiovascolari.
- Sistema immunitario: contribuisce al corretto funzionamento del sistema immunitario, favorendo lo sviluppo e l’attività di cellule difensive come i linfociti.
Carenza di vitamina B12
La carenza di vitamina B12 si verifica quando l’organismo non assume abbastanza di questa vitamina o non riesce ad assorbirla correttamente. Le cause più frequenti di questa condizione includono:
- Alimentazione povera di alimenti di origine animale (tipico di chi segue una dieta vegana o vegetariana stretta).
- Problemi di assorbimento intestinale, dovuti a gastrite atrofica, celiachia, morbo di Crohn o interventi chirurgici all’apparato digerente.
- Ridotta produzione del fattore intrinseco, una proteina gastrica necessaria per l’assorbimento della B12, come accade nell’anemia perniciosa.
- Uso prolungato di alcuni farmaci, come inibitori di pompa protonica (per reflusso gastrico) o metformina (per il diabete).
La carenza può svilupparsi lentamente e i sintomi iniziali possono essere vaghi, ma nel tempo possono comparire:
- Stanchezza e debolezza marcata;
- Pallore o ittero lieve;
- Formicolii a mani e piedi, perdita di sensibilità o equilibrio (neuropatia periferica);
- Disturbi della memoria e della concentrazione, confusione o irritabilità;
- Lingua liscia e arrossata (glossite);
- Anemia megaloblastica, caratterizzata da globuli rossi grandi e immaturi.
Se non trattata, la carenza di vitamina B12 può portare a danni neurologici e a problemi cardiovascolari, a causa dell’aumento dell’omocisteina nel sangue.
La diagnosi si effettua con un esame del sangue che misura i livelli di vitamina B12, acido folico e omocisteina. Il trattamento dipende dalla causa e dalla gravità della carenza, ma nella maggior parte dei casi include cambiamenti nell’alimentazione e utilizzo di integratori alimentari.
Alimenti con vitamina B12
La vitamina B12 si trova quasi esclusivamente negli alimenti di origine animale, perché viene prodotta dai microrganismi presenti nel tratto intestinale degli animali e si accumula nei loro tessuti.
La carne è tra le fonti principali di vitamina B12, soprattutto il fegato di agnello, bovino e vitello, e frattaglie come reni e cuore. In generale, la carne rossa ne contiene una buona quantità, mentre pollo e tacchino ne hanno un contenuto moderato.
Anche il pesce, come sgombro, tonno, salmone, trota, sardine e merluzzo, è un’ottima fonte. Così come crostacei e molluschi, come ostriche, vongole, cozze e granchi.
Alcuni derivati animali sono un’altra fonte di vitamina B12. Latte, yogurt e formaggi contengono quantità discrete di B12; in particolare, l’Emmental svizzero si distingue per l’elevata quantità di B12. Nel tuorlo delle uova ne è presente una buona quantità, mentre l’albume ne contiene pochissima.
Come si può vedere, è difficile assumere vitamina B12 con una dieta vegetariana o vegana, poiché tra le sue fonti non ci sono alimenti vegetali naturali. Alcuni alimenti di origine vegetale, come alghe e funghi, vengono spesso ritenuti ricchi di B12, ma in realtà contengono analoghi inattivi che non sono utili all’organismo umano e potrebbero interferire con l’assorbimento della vitamina attiva. Tuttavia, alcune bevande vegetali (soia, avena, riso), cereali per la colazione e lieviti alimentari arricchiti possono essere fortificati con B12. Purtroppo, spesso questo non basta, e diventa necessario ricorrere a degli integratori alimentari.
Integratori di vitamina B12
Gli integratori di vitamina B12 sono tra gli integratori di vitamine del gruppo B più utilizzati. Servono a garantire un apporto adeguato di questa vitamina quando la dieta o l’assorbimento intestinale non ne forniscono abbastanza. Sono particolarmente utili per vegani, anziani, donne in gravidanza e persone con disturbi gastrointestinali o che assumono farmaci che ne riducono l’assorbimento.
Tra i migliori c’è Vitamina B12 IBSA, un integratore in forma di film ultrasottili e orodispersibili, che garantiscono facilità di assunzione e rapida biodisponibilità. Ogni film contiene 500 mcg di vitamina B12 ed è senza glutine, lattosio e OGM.
Anche Longlife B-12 ha un’esclusiva formula sublinguale, con tavolette da sciogliere sotto la lingua che garantiscono assimilazione rapida ed elevato grado di assorbimento. Ogni tavoletta contiene 50 mcg di vitamina B12, ed è senza glutine e adatta ai vegani.
Betotal Advance B12 è un’ottima scelta dopo i 50 anni. Formulato in flaconcini monodose che contengono un concentrato di 500 mcg di vitamina B12, unita a vitamina B3 e zinco per un supporto maggiore a sistema nervoso e funzione cognitiva. Senza glutine, senza zuccheri, senza coloranti, adatto a vegani e vegetariani
Effetti collaterali della vitamina B12
In generale, la vitamina B12 è considerata molto sicura e ben tollerata. Tuttavia, in alcune circostanze particolari o con integratori ad alte dosi, possono comparire effetti collaterali lievi o reazioni individuali, anche se rari. Tra questi ci sono:
- Mal di testa o vertigini, occasionali e transitori.
- Nausea, diarrea o dolori addominali leggeri, soprattutto nei primi giorni di assunzione.
- Sensazione di calore, rossore o prurito dopo iniezione intramuscolare (più che con le compresse).
- Eruzioni cutanee o acne, segnalate in alcune persone sensibili a dosi molto elevate.
- Ansia o insonnia lieve, raramente in chi assume forti dosi di metilcobalamina, per un effetto stimolante sul sistema nervoso.
In casi eccezionali, si possono manifestare reazioni allergiche o ipersensibilità alla cianocobalamina o ad altri componenti dell’integratore, con sintomi come orticaria, prurito diffuso, gonfiore, difficoltà respiratoria o calo di pressione.
Vitamina B12 alta
Pur svolgendo un ruolo fondamentale per l’organismo, un eccesso di vitamina B12 non è un buon segnale. In genere, si considera la vitamina B12 alta quando i suoi valori nel sangue sono superiori ai limiti di riferimento di 900–1000 pg/mL.
La causa più frequente e innocua è l’assunzione di integratori ad alto dosaggio o iniezioni. In questi casi il valore elevato è transitorio perché la vitamina B12 è idrosolubile e l’organismo tende a eliminare facilmente l’eccesso con le urine. Inoltre, la vitamina B12 non è tossica e il suo eccesso non provoca dei sintomi diretti.
Tuttavia, la vitamina B12 alta può essere un sintomo di condizioni sottostanti più gravi. Ad esempio, può essere un segnale di:
- Disturbi del fegato: in malattie come epatite, cirrosi o tumori epatici, la B12 immagazzinata nel fegato può essere rilasciata nel sangue, causando un aumento dei valori plasmatici.
- Patologie renali: i reni eliminano meno efficacemente la vitamina B12 in caso di insufficienza renale, con conseguente accumulo nel sangue.
- Malattie del midollo osseo o del sangue: alcune patologie ematologiche (come leucemia mieloide cronica, policitemia vera o altri disordini mieloproliferativi) possono causare un aumento dei livelli di B12 legata alle proteine plasmatiche.
- Stati infiammatori o autoimmuni: in certe condizioni croniche, l’aumento della B12 può essere legato a una maggiore produzione di proteine trasportatrici della vitamina, come la transcobalamina.
Dunque, se la vitamina B12 è alta senza una causa evidente (come l’integrazione) e in modo continuativo, è consigliabile rivolgersi al medico per svolgere analisi approfondite.