- Come si prende la scarlattina
- Sintomi della scarlattina
- Cura della scarlattina
- Quanto dura la scarlattina
- Come prevenire la scarlattina
La scarlattina è una malattia esantematica causata dallo streptococco beta-emolitico di gruppo A, lo stesso responsabile di molte faringiti. Oggi risulta meno comune rispetto al passato ma è ancora diffusa soprattutto in età pediatrica.
In questo articolo approfondiamo sintomi, modalità di contagio, cure disponibili e consigli utili per gestire la scarlattina in sicurezza.
Come si prende la scarlattina
La scarlattina è una malattia contagiosa causata da un batterio che si trasmette facilmente da persona a persona. Il contagio avviene soprattutto attraverso:
- Goccioline respiratorie, emesse parlando, tossendo o starnutendo;
- Contatto ravvicinato con una persona infetta, frequente in scuole e asili;
- Oggetti contaminati come posate, bicchieri, giochi o asciugamani.
Colpisce soprattutto i bambini, ma può interessare anche gli adulti, seppure con minore frequenza. Inoltre, anche se si è già avuta la malattia non si è immuni dal contagio, poiché la scarlattina può essere presa più volte nella vita.
Sintomi della scarlattina
I sintomi della scarlattina generalmente sono piuttosto diversi tra bambini e adulti, risultando più evidenti nei più piccoli.
Nei bambini l’infezione segue spesso un decorso tipico, con una sequenza di sintomi ben definita. I primi sintomi solitamente sono febbre alta e improvvisa, mal di gola intenso, difficoltà a deglutire e tonsille arrossate, talvolta con placche. Anche malessere generale, mal di testa e disturbi gastrointestinali possono comparire nelle fasi iniziali.
Dopo uno o due giorni compare il caratteristico esantema, formato da puntini rossi molto ravvicinati. La pelle assume una consistenza ruvida, simile alla carta vetrata, soprattutto su tronco, collo e pieghe cutanee. Il viso appare arrossato, con una zona pallida intorno alla bocca. Un segno distintivo della scarlattina è la lingua a fragola, prima biancastra e poi rosso vivo, insieme a linfonodi del collo ingrossati. Nella fase finale si nota una desquamazione della pelle, evidente su mani e piedi, che indica l’avvio della guarigione.
Negli adulti l’infezione è meno frequente e spesso meno evidente dal punto di vista cutaneo. Mal di gola persistente, febbre moderata o assente, stanchezza marcata e dolori muscolari rappresentano le manifestazioni principali. Rash lieve o localizzato può comparire, ma in molti casi resta assente, rendendo la scarlattina simile a una semplice faringite. Anche tratti distintivi come lingua a fragola e desquamazione sono meno frequenti, motivo per cui una valutazione medica diventa fondamentale per riconoscerla.
Sia per i bambini che per gli adulti, in caso di sintomi sospetti è bene eseguire uno specifico tampone faringeo per confermare la presenza della malattia e iniziare la cura.
Cura della scarlattina
Per la cura della scarlattina il medico solitamente prescrive degli antibiotici orali, soprattutto amoxicillina, utili per eliminare il batterio responsabile e prevenire eventuali complicanze. In caso di condizioni particolari, come la scarlattina in gravidanza, il medico dovrà prescrivere un trattamento compatibile con la situazione specifica.
In alcuni casi, il medico può prescrivere dei farmaci di supporto come antipiretici e antinfiammatori, per combattere febbre e dolori mentre l’antibiotico combatte l’infezione.
In contemporanea, per favorire il recupero sono fondamentali riposo, idratazione abbondante e alimentazione leggera.
Quanto dura la scarlattina
Una volta avvenuto il contagio, nella maggior parte dei casi l’incubazione della scarlattina dura 2–5 giorni. In alcune situazioni i sintomi possono comparire già dopo 24 ore o, più raramente, fino a 7 giorni dal contatto con il batterio.
Dopo l’inizio del trattamento antibiotico, il recupero completo dalla scarlattina in genere avviene in 7–10 giorni, anche se una lieve stanchezza può persistere per un breve periodo, soprattutto nei bambini.
Solitamente la febbre migliora entro 24–48 ore, mentre mal di gola e malessere generale iniziano a passare in 2–3 giorni. L’esantema cutaneo scompare progressivamente nell’arco di 4–7 giorni, dopo il quale può comparire per alcuni giorni desquamazione della pelle.
Dopo 24–48 ore dall’inizio dell’antibiotico, la persona non risulta più contagiosa nella maggior parte dei casi. Il completamento dell’intero ciclo antibiotico (solitamente 10 giorni) riduce il rischio di ricadute e di complicanze tardive, come problemi articolari o renali.
Febbre persistente o sintomi che non migliorano dopo alcuni giorni di terapia richiedono sempre un nuovo controllo medico.
Come prevenire la scarlattina
Ad oggi non è ancora disponibile un vaccino specifico per la scarlattina. Dunque, la prevenzione si basa soprattutto su buone norme igieniche e su un’attenta gestione dei contatti, in particolare negli ambienti frequentati da bambini. Ecco alcune buone pratiche che possono risultare utili:
- lavaggio frequente delle mani con acqua e sapone;
- uso di fazzoletti monouso per tosse e starnuti;
- pulizia regolare di superfici e oggetti di uso comune;
- corretta aerazione degli ambienti chiusi;
- evitare la condivisione di bicchieri, posate, asciugamani e giochi;
- limitare i contatti stretti con persone sintomatiche;
- tenere a casa bambini e adulti malati fino alle indicazioni del medico.
Inoltre, è utile sostenere il sistema immunitario con alimentazione varia e bilanciata, adeguato riposo, corretta idratazione e, quando necessario, supporti nutrizionali. Nel nostro blog trovi degli articoli dedicati a integratori per il sistema immunitario degli adulti e integratori per il sistema immunitario dei bambini.