L’anguria è senza dubbio uno dei frutti più amati dell’estate, con il suo gusto dolce e rinfrescante. Inoltre, questo alimento ha anche delle proprietà nutrizionali interessanti e contiene elementi benefici per l’organismo. Tutto ciò ha portato alla nascita di una dieta dedicata proprio a questo meraviglioso frutto.
La dieta dell’anguria è un regime alimentare a breve termine che sfrutta le proprietà dissetanti, diuretiche e ipocaloriche dell’anguria per favorire la perdita di peso e la depurazione dell’organismo. Solitamente dura una settimana e promette di far perdere fino a 5 chili in 7 giorni. C’è poi anche una variante più breve e intensiva, che promette di perdere 3 chili in 3 giorni.
Ovviamente, la dieta non si basa esclusivamente sull’anguria, ma le dà un ruolo centrale all’interno di un regime alimentare ipocalorico. Scopriamola nel dettaglio!
Come funziona la dieta dell’anguria
La dieta dell’anguria di 7 giorni, che è la versione più bilanciata, prevede un apporto calorico giornaliero di circa 1.300 kcal e include tre pasti principali e due spuntini, uno a metà mattina e uno a metà pomeriggio. I pasti includono alimenti leggeri e ipocalorici e in almeno 3-4 di questi è previsto il consumo di anguria.
Un esempio di menu in una giornata di dieta dell’anguria è:
- Colazione: una tazza di tè verde, una macedonia di frutta fresca di stagione e un frullato di anguria a temperatura ambiente.
- Spuntino di metà mattina: una fetta di anguria (300 – 400 grammi) o altra frutta fresca a basso indice glicemico o uno yogurt magro.
- Pranzo: 50 grammi di pasta integrale con pomodoro e basilico condita con un cucchiaio di olio EVO e con pochissimo sale; contorno di verdure bollite, grigliate oppure crude.
- Spuntino di metà pomeriggio: scegliere una delle alternative che non è stata scelta per lo spuntino di metà mattina (fetta di anguria, frutta fresca o yogurt magro).
- Cena: un secondo piatto proteico a base di carne bianca o pesce; se non è stata consumata a sufficienza, è possibile aggiungere una fetta d’anguria.
Ovviamente, questo è solo un esempio ed è possibile trovare tantissimi menu diversi. Esistono anche versioni più restrittive, come la dieta dell’anguria di 3 giorni, che prevede una quantità di anguria più elevata e un apporto calorico giornaliero di circa 1.000 kcal.
Benefici dell’anguria
Viene da chiedersi: perché è stata scelta proprio l’anguria per questa dieta?
Innanzitutto, l’anguria è un alimento poco calorico, con circa 30 calorie per 100 grammi. Dunque, una fetta di anguria da 300 g contiene circa 120 calorie.
L’anguria è anche ricca di acqua (circa il 90%), quindi favorisce l’idratazione, la diuresi e l’eliminazione delle tossine, combattendo la ritenzione idrica.
Contiene anche alcuni nutrienti benefici. Uno di questi è il licopene, un potente antiossidante utile contro l’invecchiamento cellulare e lo stress ossidativo. Inoltre, è fonte di vitamina C, vitamina A (come beta-carotene), potassio e magnesio, importanti per idratazione, funzione muscolare e sistema immunitario.
Per via di queste proprietà, l’anguria è anche alla base di molti integratori drenanti e depurativi disponibili in farmacia.
57+ acquistati recentemente
12,90
12+ acquistati recentemente
12,50
Le critiche alla dieta dell’anguria
Come abbiamo visto, l’anguria contiene molti nutrienti benefici. Tuttavia, contiene anche una quantità importante di zuccheri: circa 7-8 g per 100 g. Per questo motivo, non è indicata nelle diete a basso contenuto di carboidrati come la dieta chetogenica, dove una sola fetta di anguria può interrompere la chetosi. Viene sconsigliata anche a chi, per motivi di salute, deve seguire una dieta a basso contenuto di zuccheri.
Per questi e altri motivi la dieta dell’anguria viene spesso criticata. Molti ritengono che il consumo così abbondante di un alimento contenente una quantità marcata di zuccheri possa causare dei picchi glicemici, soprattutto quando l’anguria costituisce l’unico elemento del pasto. Ciò può compromettere il dimagrimento e il benessere nel lungo periodo, oltre a poter causare problemi seri a chi ha particolari condizioni di salute. Dunque, la dieta con l’anguria è assolutamente controindicata per chi soffre di diabete o insulino-resistenza.
È da considerare anche che l’anguria è ricca di FODMAP (zuccheri fermentabili). Dunque, questa dieta può essere dannosa per chi soffre di intestino irritabile, causando gonfiore, fermentazione intestinale o diarrea.
Come per tutte le altre diete che promettono una perdita rapida di peso, è alto il rischio di “effetto yo-yo”, ovvero di riprendere in poco tempo i chili persi. Difatti, il calo di peso iniziale è dovuto principalmente alla perdita di liquidi, non di massa grassa. Appena si riprende un’alimentazione normale, è molto probabile un effetto rebound.
Ci sono poi delle versioni piuttosto “estreme” di questa dieta, che prevedono il consumo quasi esclusivo di anguria. Queste aggravano gli aspetti negativi che abbiamo citato e aggiungono il rischio di incorrere in squilibri nutrizionali importanti.
Il nostro consiglio è sempre quello di evitare diete drastiche “fai da te” che non sono personalizzate. Per alcune persone può essere benefico aggiungere l’anguria alla dieta, ma deve essere inclusa in un piano alimentare a lungo termine sviluppato da un professionista, che tenga conto di fattori come età, sesso, fabbisogni calorici, stato di salute e livello di attività fisica della persona.