- A cosa serve il D mannosio
- Controindicazioni del D-mannosio
- Integratori di D-mannosio
- Come si usa il D-mannosio
Il D-mannosio è uno zucchero semplice (monosaccaride) naturale, estratto da fonti vegetali come il legno di betulla e di larice. È presente anche in piccole quantità in frutta e verdura come mele, pesche, arance, mirtilli e broccoli
Chimicamente è simile al glucosio, ma viene metabolizzato in modo diverso. Infatti viene scarsamente assorbito dal corpo, venendo eliminato in gran parte attraverso le urine. Inoltre, ha la capacità di legarsi ad alcuni batteri responsabili di infezioni comuni, come l’escherichia coli.
A cosa serve il D mannosio
Grazie alla sua capacità di legarsi ai batteri ed essere espulso facilmente attraverso le urine, il D-mannosio è utile nel trattamento e nella prevenzione di alcune infezioni delle vie urinarie. In particolare, è noto principalmente per il suo impiego nelle infezioni causate da Escherichia coli (E. coli), batterio responsabile della maggior parte delle cistiti.
Il D-mannosio assunto per via orale viene assorbito rapidamente nel tratto gastrointestinale e passa nel sangue. Viene poi escreto quasi invariato attraverso i reni, raggiungendo le urine e stazionando nella vescica fino all’espulsione tramite la minzione.
Proprio mentre si trova nella vescica, il D mannosio agisce legandosi ai batteri lì presenti, impedendo loro di attaccarsi alle pareti interne. Non potendo più attaccarsi, i batteri vengono eliminati attraverso il flusso urinario.
È bene precisare che non funziona con tutti i batteri, quindi non è efficace per tutte le infezioni. Inoltre, ha un’azione preventiva e coadiuvante, non sostitutiva dell’antibiotico in caso di infezione acuta con febbre o dolore intenso.
Controindicazioni del D-mannosio
Il D-mannosio è uno zucchero generalmente considerato sicuro e ben tollerato, ma ci sono alcuni casi in cui è controindicato o il suo uso richiede particolare attenzione:
- Diabete o insulino-resistenza: anche se ha un impatto glicemico minimo, il D mannosio è sempre uno zucchero semplice e può influenzare la glicemia in soggetti diabetici o con sindrome metabolica. Chi ha il diabete dovrebbe assumerlo solo sotto controllo medico.
- Gravidanza e allattamento: non ci sono studi sufficienti sull’uso del D-mannosio in gravidanza o durante l’allattamento. Si sconsiglia l’uso senza consulto medico in questi periodi.
- Età pediatrica: l’uso nei bambini è generalmente considerato sicuro a dosaggi adeguati, ma serve il parere del pediatra, soprattutto nei più piccoli.
- Malattie renali gravi: in caso di insufficienza renale moderata o grave, l’eliminazione del D-mannosio tramite i reni potrebbe essere compromessa. Invece, non fa male ai reni nelle persone sane.
- Allergie o ipersensibilità individuale: anche se raro, è possibile che alcune persone siano ipersensibili al D-mannosio.
È da tenere presente anche che una parte del D-mannosio può fermentare nell’intestino se non completamente assorbito. Questa fermentazione può causare gonfiore addominale, flatulenza, diarrea, nausea e crampi addominali, soprattutto nei soggetti con intestino irritabile.
Integratori di D-mannosio
Essendo presente in quantità minima nei cibi, il principale modo per assumere il D-mannosio per la prevenzione e il trattamento di infezioni urinarie sono gli integratori. Difatti, è uno dei principi attivi più utilizzati negli integratori per la cistite.
Negli integratori il D-mannosio è spesso combinato ad altri ingredienti, che ne potenziano l’efficacia e ne ampliano il raggio d’azione. Uno di questi è il mirtillo rosso, che contiene proantocianidine di tipo A ed ha anch’esso la capacità di impedire l’adesione di alcuni batteri alle pareti della vescica. In tale ambito, un prodotto molto noto è Cistiflux Plus, un integratore per le vie urinarie che combina un estratto di mirtillo rosso con il D-mannosio. Per scoprire tutti i dettagli su questo prodotto, puoi leggere la nostra recensione su Cistiflux Plus.
In Longlife D-Mannose, invece, il D-Mannosio è combinato all’uva ursina. Questa pianta contiene arbutina, una molecola utile contro la cistite e altre infezioni urinarie grazie alla sua azione antisettica.
Ci sono poi integratori che sfruttano solo il D-mannosio puro, come Dimann Puro. Questo contiene come ingrediente attivo unicamente D-Mannosio estratto da betulla, con un dosaggio di 500 mg per capsula.
Anche Mannocist-D contiene solo D-mannosio come principio attivo. Questo ha però un dosaggio più elevato (1,5 g per bustina) ed è considerato un dispositivo medico.
Come si usa il D-mannosio
L’uso corretto del D-mannosio dipende dal motivo per cui lo si assume. È importante seguire le indicazioni del prodotto specifico o del medico, ma esistono delle linee guida generali utili da tenere come riferimento:
- Uso preventivo: chi soffre di cistiti frequenti può utilizzare il D-mannosio in modo continuativo come prevenzione. In questo caso, si assume generalmente una volta al giorno, preferibilmente la sera prima di andare a dormire. Questo perché, durante la notte, l’urina tende a rimanere più a lungo nella vescica, offrendo al D-mannosio il tempo necessario per agire legandosi ai batteri eventualmente presenti e impedirne l’adesione alla mucosa vescicale.
- Durante un episodio acuto: in presenza di sintomi di cistite come bruciore, stimolo frequente e senso di pesantezza al basso ventre, il D-mannosio può essere assunto più volte al giorno nelle prime 48–72 ore, arrivando anche a 4–5 dosi giornaliere, distribuite nell’arco della giornata. Dopo i primi giorni, si può ridurre la frequenza a 1–2 volte al giorno fino alla scomparsa dei sintomi. È importante sottolineare che, in caso di febbre o dolore intenso, è sempre necessario rivolgersi al medico.
- Dopo i rapporti sessuali: chi è soggetto a cistiti post-coitali può assumere una dose di D-mannosio subito dopo il rapporto (entro un’ora), per prevenire l’insediamento batterico. In alcuni casi, può essere utile un’ulteriore dose la sera stessa o il mattino seguente, secondo indicazione del medico.
In generale, è buona norma mantenere una buona idratazione durante tutto il giorno. Infatti, bere molta acqua aiuta a favorire l’eliminazione dei batteri legati al D-mannosio, contribuendo a una maggiore efficacia del trattamento.